
Musica e calcio
Musica e calcio in Italia sono da sempre legati a doppio filo. Gli inni dei club fanno parte dell’identità culturale locale. Per esempio:
- «Roma, Roma, Roma» — l’inno che unisce i tifosi allo Stadio Olimpico;
- «O surdato 'nnammurato» — un classico napoletano divenuto simbolo del tifo per il Napoli;
- «Pazza Inter» — l’inno ufficiale e amatissimo dei tifosi nerazzurri.
La canzone “Seven Nation Army” dei The White Stripes, diventata virale durante i Mondiali del 2006, è oggi un inno non ufficiale della Nazionale italiana, presente in ogni partita.
Le colonne sonore dei grandi tornei calcistici hanno lasciato un segno nella cultura pop: “Waka Waka” di Shakira (2010) e “La Copa de la Vida” di Ricky Martin (1998) hanno raggiunto le classifiche internazionali. In Italia molte canzoni da stadio vengono caricate su TikTok e YouTube, diventando contenuti virali.
Gli stadi italiani si sono anche trasformati in palcoscenici per concerti. Vasco Rossi, Tiziano Ferro e Ultimo si sono esibiti a San Siro davanti a decine di migliaia di fan. Alcuni calciatori partecipano direttamente a progetti musicali: Dani Alves ha pubblicato brani rap, mentre Mario Balotelli è apparso in videoclip musicali.
Generi come il punk, lo ska e il rap spesso richiamano il linguaggio e l’estetica delle curve. I cori da stadio sono diventati materia prima per remix EDM, e la musica è oggi parte integrante del rituale calcistico.
Calcio nei film, nei videoclip e nell’arte urbana
Il calcio è onnipresente anche nel cinema, nella pubblicità e nell’arte di strada. Il film “Ultras” (2020) racconta la realtà cruda e viscerale degli ultrà napoletani. La commedia “Tifosi” (1999) offre uno sguardo ironico sul tifo italiano, mentre la serie “Speravo de morì prima” ripercorre la vita di Francesco Totti tra campo, famiglia e riflessioni personali.
Nei videoclip di artisti come Sfera Ebbasta, Lazza e Blanco compaiono maglie da calcio, scene da stadio e murales. L’estetica calcistica è ormai un elemento visivo ricorrente nella cultura pop contemporanea.
A Napoli si trova il famoso murale di Diego Maradona, a Roma quello dedicato a Totti. A Barcellona, l’immagine di Messi è parte del paesaggio urbano. Graffiti, striscioni, stencil e simboli di club trasformano le città in gallerie a cielo aperto.
Il calcio è presente anche nella moda streetwear. Brand come Supreme, Off-White e GCDS hanno lanciato collezioni ispirate alle maglie anni '90. L’arte urbana e la moda dialogano attraverso il linguaggio visivo del calcio.
I calciatori come icone di stile
I calciatori sono tra le figure pubbliche più influenti nella cultura italiana. Già dagli anni ’90, Gianluca Vialli, Paolo Maldini e Roberto Baggio dettavano legge in fatto di eleganza, posando per Armani e Dolce&Gabbana. Oggi, questo ruolo è stato raccolto da Giorgio Chiellini, Gianluigi Donnarumma e Nicolò Zaniolo.
Tagli di capelli, tatuaggi, barba, orecchini, sneakers e profumi — ogni dettaglio del look dei calciatori viene imitato dai giovani tifosi. I loro profili Instagram hanno milioni di follower e influenzano i gusti e le abitudini di consumo. Tra i più seguiti e influenti in Italia:
- Federico Chiesa — volto della Juventus e protagonista in campagne moda, oltre 3 milioni di follower;
- Gianluigi Donnarumma — portiere del PSG e della Nazionale, più di 5 milioni di follower;
- Nicolò Zaniolo — spesso al centro dell’attenzione per il suo stile fuori dal campo;
- Marco Verratti — ex PSG, noto per la sua raffinatezza e collaborazioni con brand di lusso;
- Lorenzo Insigne — immagine forte del Napoli e molto attivo sui social.
I calciatori sono anche protagonisti di spot pubblicitari di siti di scommesse sportive. Antonio Cassano e Gennaro Gattuso, ad esempio, sono apparsi in campagne promozionali che hanno contribuito a normalizzare le scommesse sportive nella cultura italiana.
Oggi, i calciatori collaborano con marchi che spaziano dall’orologeria alle automobili, dalle birre ai caffè. La loro immagine passa per spot TV, reel, shooting fotografici e contenuti social. Negli anni 2020, il calciatore non è più solo un atleta: è trendsetter, influencer e risorsa di marketing globale.
Il calcio non è più solo uno spettacolo sportivo: in Italia è parte integrante della cultura contemporanea. Influenza musica, moda, arte e comunicazione, ridefinendo spazi pubblici e trend generazionali. Ma soprattutto, continua a unire milioni di persone attraverso emozioni condivise, simboli iconici e un ritmo che va ben oltre il fischio d’inizio.